L'
alchechengi (Physalis alkekengi) e' una pianta erbacea perenne appartenente alla famiglia delle
Solanacee e che origina da un rizoma strisciante profondamente interrato.
Il frutto, commestibile quando e' maturo, e' rappresentato da una bacca delle dimensioni di una ciliegia, di colore giallo o rossiccio e privo di nocciolo; e' racchiuso in un involucro leggero, a forma di cuore, colorato in autunno di rosso o di arancio, ed ha un
sapore acidulo. Per i suoi caratteristici palloncini rossi e rigonfi, l'alchechengi e' spesso coltivato nei giardini a scopo ornamentale.
E' presente sul mercato
da ottobre a gennaio: quando si acquista, si deve fare attenzione che l'involucro esterno sia ben secco e ancora chiuso.
Si
conserva in frigorifero per una settimana avvolto in carta da cucina, per evitare il crearsi di umidita' e, quindi, l'insorgere di muffe.
In cucina, dopo averne aperto dall'alto l'involucro esterno rivoltandolo come un ciuffo, si consuma al naturale o candito o, squisitissimo, ricoperto di cioccolato; viceversa, il rizoma e le foglie sono velenose, a causa della solanina che contengono.
Per quanto riguarda le
virtu' terapeutiche, l'alchechengi contiene vitamina C (che ha un potere antiossidante e potenzia le difese immunitarie) e tannino, una sostanza astringente per l'intestino; possiede anche proprieta' diuretiche ed antinfiammatorie.