Il
prezzemolo (Petroselinum sativum) è una
pianta erbacea perenne (se spontanea)
o biennale (se coltivata); i fiori si raccolgono da Maggio a Ottobre, mentre le foglie vanno raccolte prima della fioritura altrimenti diventano amare.
Originario della Sardegna, veniva inizialmente usato solo come erba ornamentale; infatti, e' soltanto a partire dal Medioevo che l'uso di questa erba diventa abituale in cucina (da qui il motto "essere come il prezzemolo" proprio per indicare qualcosa o qualcuno che si trova dappertutto!).
Ne esistono due
varietà: a foglia riccia (meno aromatico e ideale per guarnire i piatti), coltivato soprattutto in Gran Bretagna, Nuova Zelanda, Stati Uniti e Australia, e a foglia liscia (il cosiddetto prezzemolo comune, decisamente più aromatico), largamente usato in Italia.
Il prezzemolo e' una ricca fonte di vitamine e di sali minerali; svariate sono le sue
proprietà terapeutiche: stimola l'appetito e la digestione, elimina piccoli calcoli renali ed è antianemico; è indicato in molti disturbi dell'apparato genito-urinario e circolatorio, ed essendo inoltre diuretico e depurativo, e' indicato nella gotta, nel reumatismo, negli edemi e nelle ritenzioni urinarie.
In cucina il prezzemolo viene utilizzato ovunque: da' a molte ricette un aroma particolare ravvivandone spesso quello di altre erbe e, in qualche caso, diventa anche un tocco decorativo per alcuni piatti. E' preferibile aggiungerlo fresco a fine cottura per non distruggere la vitamina C; viceversa, se congelato o essiccato, perde praticamente gran parte della sua fragranza. Se mangiato fresco, è bene usarne soltanto le foglie: i gambi crudi, infatti, possono essere leggermente tossici.